domenica 25 maggio 2014

La caverna iniziatica (parte 6)

Il profano che entra per la prima volta in loggia, lo fa passando per un'apertura molto bassa, come si trattasse dell’ingresso di una grotta. O forse, si potrebbe ipotizzare, tale passaggio è da considerarsi un’uscita dalla caverna, anziché un ingresso? In ogni caso, di passaggio si tratta; così la morte è il passaggio a uno stato successivo, rispetto al quale tale passaggio è visto come nascita.

Guénon fa un’osservazione utile ai fini del discorso sul gabinetto di riflessione, riferendosi al viaggio di Dante attraverso l’Inferno: “questa discesa è come una ricapitolazione degli stati che precedono logicamente lo stato umano, che ne hanno determinato le condizioni particolari, e che debbono anche partecipare alla «trasformazione» che si compie; d’altra parte, essa permette la manifestazione, secondo certe modalità, delle pos­sibilità di ordine inferiore che l’essere porta ancora in sé allo stato non-sviluppato, e che debbono essere esaurite da lui prima che gli sia possibile di pervenire alla realiz­zazione dei suoi stati superiori”. Anche il gabinetto di riflessione è quindi un viaggio iniziatico, assimilabile al labirinto di cui abbiamo parlato. E analogamente a Dante, i massoni si propongono di scavare oscure carceri al vizio e costruiscono templi alle virtù: essi sono lungo la Via, e questa Via ha una direzione, che dalle profondità della terra porta al Tempio. Tale movimento è dunque necessariamente non solo rettilineo ma, simbolicamente, dal basso verso l’alto.

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